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domenica 30 maggio 2010

Sigle degli Obbiettivi

Spesso capita di doveri imbattere in obbiettivi con sigle sconosciute, le sigle sono invece fondamentali per capire cosa abbiamo di fronte, ci danno informazioni sulle lenti e sull'autofocus, sui diaframmi e sulla CPU interna cosi da capire in base al nostro corpo quale obbiettivo può essere compatibile e quale no.
Sul Web ho trovato questo elenco spero possa essere utile



Sigle obiettivi Nikon:
AF = Autofocus
AF-D = Autofocus con comunicazione della distanza del soggetto al corpo macchina.
AF-S = obiettivi AF con motore autofocus interno a ultrasuoni.
AI = Automatic Indexing (riconoscimento automatico dell'apertura del diaframma).
AI-S = come AI, ma con rudimentale sistema di comunicazione della focale al corpo macchina.
AI-P = obiettivi AI con CPU interna.
Pre-AI = obiettivi privi di indicazione del diaframma al corpo macchina, spesso incompatibile con le reflex digitali Nikon (consultate il manuale d'uso della vostra macchina).
IF = Internal Focus (il fuoco viene eseguito tramite movimento di gruppi di lenti interni all'obiettivo).
ED = utilizzo di vetri Extra (Low) Dispersion per minimizzare le aberrazioni cromatiche.
VR = Vibration Reduction (la stabilizzazione sulla lente).
G = obiettivi privi di ghiera diaframmi (comandata esclusivamente dal corpo).
DX = obiettivi progettati per sensori in formato APS-C, in alcuni casi, limitando le focali, coprono anche il formato FX (full-frame 24x36mm).
PC = obiettivi decentrabili per foto architetturali.
DC = Defocus Control, con ghiera aggiuntiva per controllare la qualita' dello sfocato.
Micro = obiettivi ad elevato ingrandimento e ridotta MFD (minima distanza di messa a fuoco) per macrofotografia.
N = Nano Crystal Coat, per minimizzare le riflessioni interne delle lenti e del sensore e di conseguenza aumentare il contrasto nelle foto.

Sigle obiettivi Canon:
EF = designa la nuova famiglia di obiettivi Canon tutti autofocus e tutti con motore interno.
FD = la vecchia famiglia di obiettivi Canon senza autofocus (baionetta incompatibile con la EF).
EF-S = obiettivi progettati per sensori in formato APS-C.
IS = Image Stabilization, stabilizzazione sulla lente.
USM = Ultrasonic Motor, motore a ultrasuoni interno alla lente.
L = lenti serie L di qualita' professionale.
TS-E = Tilt & Shift, obiettivi decentrabili per foto architetturali.
Macro = obiettivi per macrofotografia.
DO = Diffractive Optics, per ridurre la diffrazione luminosa alle grandi aperture e contenere le dimensioni e il peso della lente.

Sigle obiettivi Sony:
SAL = designa tutti i nuovi obiettivi del sistema Sony Alpha
STF = Soft Focus (come DC Nikon)
DT = obiettivi progettati per sensori in formato APS-C.
G = Lenti serie G di qualita' professionale.
SSM = Super Sonic Wave Motor.
Z = lente prodotta da Zeiss.
M = obiettivi per macrofotografia.

Sigle obiettivi Pentax:
SMC = Super Multi-Coating, designa tutti gli obiettivi del sistema Pentax attualmente in produzione.
FA = ottica per il pieno formato e dotata di ghiera dei diaframmi.
DA = obiettivi progettati per sensori in formato APS-C.
D-FA = ottica per il pieno formato ottimizzata per il digitale.
DA* = campione di ottica DA di particolare pregio.
AL = ottica con lenti asferiche.
SDM = ottica con motore a ultrasuoni.
IF = Internal Focus (il fuoco viene eseguito tramite movimento di gruppi di lenti interni all'obiettivo).
ED = utilizzo di vetri Extra (Low) Dispersion per minimizzare le aberrazioni cromatiche.
  
Sigle obiettivi Olympus:
Digital = lenti per sistema Quattroterzi.
ED = obiettivi con una o piu' lenti in vetro Extra (Low) Dispersion per minimizzare le aberrazioni cromatiche.
SWD = Supersonic Wave Drive, con motore interno a ultrasuoni.
Macro = obiettivi per macrofotografia.

Sigle obiettivi Sigma:
EX = lenti di particolare fattura e qualita'.
DG = obiettivi per il pieno formato.
DC = obiettivi progettati per sensori in formato APS-C.
ASP = lenti dotate di lenti asferiche.
APO = ottica dotata di lenti apocromatiche progettate per ridurre l'aberrazione cromatica.
OS = Optical Stabilization, lenti dotate di gruppo di stabilizzazione dei movimenti del fotografo.
HSM = ottica con motore interno ad ultrasuoni.
RF = Rear Focus, ottica con sistema di messa a fuoco retrofocus.
CONV = lente che puo' essere utilizzata unitamente a moltiplicatori di focale.

Sigle obiettivi Tokina:
AT-X = obiettivi di classe media.
AT-X PRO = obiettivi di classe professionale.
D = obiettivi per il pieno formato.
DX = obiettivi con copertura per piccolo formato APS-C
M = lenti dotate di ridotta MFD (minima distanza di messa a fuoco).

Sigle obiettivi Tamron:
AF = Auto Focus
SP = Super Performance, denota obiettivi di livello professionale.
IF = Internal Focus
ASL = Aspherical Lens, lenti asferiche.
LD = Low Dispersion
AD = Anomalous Dispersion
XR = con lenti Extra Refractive
DI = Digitally Integrated Design.
DI-II = per sensori piccolo formato APS-C.
VC = Vibration Compensation, sistema di stabilizzazione ottica sulla lente (solo per Canon e Nikon).
FEC = Filter Effective Control, con fessura sul paraluce per regolare un eventuale polarizzatore circolare.
ZL = Zoom Lock, con bottone sul barilotto per bloccare il funziomento dell'autofocus.

Sigle obiettivi Zeiss:
ZA = ottiche autofocus per Sony Alpha.
ZF = ottiche manual focus per Nikon (equivalenti AI-S).
ZE = ottiche manual focus per Canon sistema EF.
ZM = ottiche manual focus per Zeiss Ikon.
ZK = ottiche manual focus per baionetta K Pentax.
ZS = ottiche manual focus per baionetta M42.
T* = ottiche con trattamento antiriflesso T*.

lunedì 17 maggio 2010

Metodi di fusione dei Livelli di Photoshop

In photoshop come ben sappiamo esistono diversi metodi di fusione dei livelli, in questo piccolo tutorial verranno elencati gli effetti che producono le varie fusioni.

Normale: modifica o colora ciuascu pixel per trasformarlo nel colore risultante. Questa modalità come le altre è abbinata ad un impostazione del 100% di opacità, che può essere ridotta mediante un cursore.

Dissolvi: modifica o colora ciuascu pixel per trasformarlo nel colore risultante. Tuttavia il colore risultante viene creato sostituendo in maniera casuale i pixel con il colore di base o quello applicato, secondo l'opacità stabilita in ogni posizione dei pixel. In pratico questo metodo ha un effetto sfumato e arrotondato.

Scurisci: esamina le informazioni cromatiche presenti in ciascun canale e selezione come colore risultante il più scuro fra il colore di base e il colore applicato. In altre parole, i pixel più chiari del colore applicato vengono sostituiti, mentre quelli più scuri non cambiano.

Moltiplica: esamina le informazioni cromatiche presenti in ciascun canale e moltiplica il colore di base con quello applicato. Il colore risultante è sempre più scuro: la moltiplicazione di un colore con il nero produce il nero; la moltiplicazione di un colore con il bianco non cambia il colore. Se stiamo applicando un colore diverso dal nero e dal bianco, i tratti sovrapposti creati con uno strumento di pittura producono colori più scuri. L'effetto è simile a quello ottenuto disegnando sull'immagine con più evidenziatori.

Colore Brucia: esamina le informazioni cromatiche presenti in ciascun canale e scurisce il colore di base per riflettere quello applicato, aumentando il contrasto. L'uso del colore bianco non produce alcun cambiamento.

Brucia Lineare: esamina le informazioni cromatiche presenti in ciascun canale e scurisce il colore di base per riflettere quello applicato, riducendo la luminosità. L'uso del colore bianco non produce alcun cambiamento.

Schiarisci:  esamina il colore in ciascun canale e selezione come colore risultante il più chiaro tra il colore di base e il colore applicato. I pixel più scuri del colore applicato vengono sostituiti e i colori chiari non cambiano.

Scolora: esamina le informazioni cromatiche presenti in ciascun canale e moltiplica il colore di base per l'inverso del colore applicato. Il colore risultante è sempre più chiaro. Scolorando con il nero, il colore resta invariato. Scolorando con il bianco, si ottiene il bianco.

Colore scherma:  esamina le informazioni cromatiche presenti in ciascun canale e schiarisce il colore di base per riflettere il colore applicato, riducendo il contrasto. La fusione con il nero non produce alcun cambiamento.

Scherma lineare: esamina le informazioni cromatiche presenti in ciascun canale e schiarisce il colore di base per riflettere il colore applicato, aumentando la luminosità. La fusione con il nero non produce alcun cambiamento.

Sovrapponi:  moltiplica o scolora i colori, a seconda del colore di base. I pattern o i colori si sovrappongono ai pixel esistenti mantenendo le luci e le ombre del colore di base. Il colore di base non viene sostituito ma viene miscelato con il colore applicato, per riflettere il livello di luminosità del colore originale.

Luce Soffusa: scurisce o schiarisce i colori, a seconda del colore applicato. L'effetto è simile a quello ottenuto illuminando l'immagine con un faretto a luce diffusa. Se il colore applicato ( sorgente luminosa ) è più chiaro del grigio al 50%, l'immagine viene schiarita, come se venisse schermata. Se è più scuro del grigio al 50% l'immagine viene scurita, come se venisse bruciata. L'uso del nero o del bianco puro produce un area più scura o più chiara, ma non produce il nero o il bianco puro.

Luce Intensa:  scurisce o schiarisce i colori, a seconda del colore applicato. L'effetto è simile a quello ottenuto illuminando l'immagine con un faretto a luce diffusa. Se il colore applicato ( sorgente luminosa ) è più chiaro del grigio al 50%, l'immagine viene schiarita, come se venisse scolorata. Ciò è utile per aggiungere all'immagine delle zone di luce. Se il colore applicato è più scuro del grigio al 50%  l'immagine viene scurita come se fosse moltiplicata. Ciò è utile per aggiungere ombre all'immagine. L'uso del nero o del bianco produce il nero o il bianco puro.

Luce vivida: brucia o scherma i colori aumentando o riducendo il contrasto, a seconda del colore applicato. Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50% l'immagine viene schiarita riducendo il contrasto. Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più scuro del grigio al 50% l'immagine viene scurita, aumentando il contrasto.

Luce Lineare: brucia o scherma i colori aumentando o riducendo il contrasto, a seconda del colore applicato. Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più chiaro del grigio al 50% l'immagine viene schiarita aumentando la luminosità. Se il colore applicato (sorgente luminosa) è più scuro del grigio al 50% l'immagine viene scurita, diminuendo la luminosità.

Luce Puntiforme:  sostituisce i colori, a seconda del colore applicato. Se il colore applicato è più chiaro del grigio al 50%, i pixel più scuri rispetto al colore applicato vengono sostituiti, mentre quelli più chiari restano inalterati. Se il colore applicato è più scuro del grigio al 50%, i pixel più chiari rispetto al colore applicato vengono sostituiti, mentre quelli più scuri restano inalterati.Opzione utile per aggiungere effetti speciali ad un immagine.

Differenza:  esamina le informazioni cromatiche presenti in ciascun canale e sottrae il colore applicato da quello di base o viceversa, a seconda di quale dei due ha luminosità maggiore. La fusione con il bianco inverte i valori del colore di base; la fusione con il nero non produce nessun cambiamento.

Esclusione: crea un effetto simile al metodo differenza, ma con un contrasto minore. La fusione con il bianco inverte i valori del colore di base; la fusione con il nero non produce nessun cambiamento.

Tonalità:  crea un colore risultante con la luminanza e la saturazione del colore di base e le tonalità del colore applicato.

Saturazione: crea un colore risultante con la luminosità e la tonalità del colore di base e la saturazione del colore applicato. Applicando il metodo ad un area con saturazione 0 non avviene alcun cambiamento.

Colore: crea un colore risultante con la luminosità del colore di base e le tonalità e la saturazione del colore applicato. Vengono conservati i livelli di grigio presenti nell'immagine; ciò risulta utile per colorare immagini monocromatiche o per tingere immagini a colori.

Luminosità: crea un colore risultante con le tonalità e la saturazione del colore di base e la luminosità del colore applicato. Crea un effetto opposto al metodo colore.

Ecco qui sotto degli esempi di come si comportano i vari metodi di fusione con un immagine di sfondo presa a campione.

Normale
Dissolvi

Scurisci


Moltiplica

Colore brucia

Brucia lineare

Schiarisci

Scolora


Colore scherma
Scherma lineare
Sovrapponi
Luce soffusa
Luce intensa

Luce vivida

Luce lineare
Luce puntiforme
Differenza
Esclusione
Tonalità
Saturazione
Colore
Luminosità

Sperando che questo tutorial vi sia di aiuto vi auguro buon divertimento.

Giacomo

venerdì 14 maggio 2010

Viaggio In Liguria, 5 Terre

In occasione delle vacanze di Pasqua, si è presentata la grande occasione di fare un 3 giorni in Liguria, destinazione 5 Terre…
Le 5 terre come tutti sanno sono meta turistica di migliaia di visitatori l’anno e questo non è affatto un caso, visti i panorami che offre.
La Liguria, in generale, offre delle emozioni incredibili che consiglio a chiunque. Spesso facciamo di tutto per cercare posti nuovi all’estero quando magari ce li abbiamo a 2 ore di macchina.

Abbiamo alloggiato a La Spezia,  città abbastanza movimentata, con un bel porto movimentato, ma non ci siamo fermati troppo e non posso dare una valutazione oggettiva della città.
Un paesino veramente ma veramente carino invece è Lerici, a 11 Km da La Spezia…



Con il suo castello che da sul porticciolo, Lerici è un vero e proprio gioiello.
Il porto è molto caratteristico con centinaia di barchette ormeggiate che creano un atmosfera molto forte, inoltre c’è la possibilità di salire fino ai piedi del castello e godersi il panorama dall’altra parte della collina, e far vagare lo sguardo in pieno mare…






La fortuna ci ha poi assistito, regalandoci un tramonto sulle montagne degno di essere fotografato e vissuto appieno…





Vista Lerici il secondo giorno siamo partiti verso le 5 Terre: qui le possibilità sono due, o si fanno tutte con il treno, oppure c’è un traghetto che passa a determinati orari lasciando via via in ogni paese.
Noi abbiamo scelto di andare con il traghetto e fare il ritorno tirato con il treno…

Prima tappa da La Spezia è Porto Venere , che non fa parte delle 5 terre ma secondo me è in assoluto il più emozionante tra i posti visitati…ha dei panorami assolutamente mozzafiato e culmina con una chiesetta di roccia a picco sul mare. Inoltre è possibile salire ancora e visitare il cimitero, anch’esso a picco sul mare e avere da li una vista completa del paese.

Noi abbiamo scelto di andare con il traghetto e fare il ritorno tirato con il treno…

Prima tappa da La Spezia è Porto Venere , che non fa parte delle 5 terre ma secondo me è in assoluto il più emozionante tra i posti visitati…ha dei panorami assolutamente mozzafiato e culmina con una chiesetta di roccia a picco sul mare. Inoltre è possibile salire ancora e visitare il cimitero, anch’esso a picco sul mare e avere da li una vista completa del paese.




Porto Venere come detto è solo la prima delle soste....dopo 2 ore e un buon pranzetto ristoratore, ci siamo reimbarcati alla volta delle 5 Terre. La prima da La Spezia è Riomaggiore...




E' un paesino piuttosto tranquilllo...Avendo solo pochi minuti a disposizione abbiamo fatto un piccolo tour all'interno del paese tra le varie bancarelle che ti sommergono di souvenir.
Da Riomaggiore poi, parte la leggendaria "via dell'amore", un sentiero sulla roccia a picco sul mare lungo circa 1,5 Km...è un posto davvero emozionante, reso ancor più suggestivo dai migliaia di lucchetti appesi nelle reti poste ad evitare le frane.
La Via dell'amore unisce Riomaggiore a Manarola, un altro meraviglioso paesino.
Di questa terra ho solo uno scatto dal traghetto quando ce ne siamo andati, perchè il sentiero che porta ad una vista dall'alto era chiuso per una frana.



Sempre a causa frana, la tappa a Corniglia, altro paese delle 5 terre, è saltata.
Facciamo quindi scalo direttamente a Vernazza che è veramente molto carina. Tra tutti i paesini è sicuramente la più viva, con decine di bancarelle di souvenir ed un flusso di turisti incredibile...


Il cuore è sicuramente in suo porticciolo con la chiesetta sul mare, dove gente del posto e turisti si possono fermare per un bagno...Nella scogliera da cui ho scattato questa foto, c'erano decine di artisti che dipingevano la vista che gli si poneva di fronte, una situazione veramente particolare...

Passata anche Vernazza, in cui tra l'altro siamo stati 3 ore per colpa degli orari del traghetto sballati, partiamo per l'ultima tappa, Monterosso.
Questa tra tutte è forse la Più "città" e meno "Paese", con un movimento maggiore anche di macchine e camion.
Il punto più suggestivo è la spiaggia, con in lontananza delle montagne dietro il quale il sole ci ha salutato.


Il ritorno come detto è stato con il treno che in pochi minuti ci ha riportato fino a La Spezia.
Questo delle 5 terre è un viaggio che considero a tutti, io amo molto le foto panoramiche, ma ci sono molti spunti anche per chi cerca dettagli e persone, con i numerosi porti con i pescatori al lavoro.
Se potessi ci ritornerei anche subito, magari per fare qualche foto notturna che non ho avuto occasione di fare.

A presto Giacomo